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Trento, 27 maggio 2024
NO AL GOLF A 18 BUCHE SUL MONTE BALDO
Interrogazione a risposta scritta presentata da
Lucia Coppola, Alleanza Verdi e Sinistra

Si ritorna a parlare del famigerato campo da golf a 18 buche nell’Alto Garda, in località Daine, sopra la zona delle Busatte, Comune di Nago Torbole, terreni gestiti dall’amministrazione comunale ma soggetti al vincolo di usi civici. Questa destinazione appare in chiaro contrasto con la normativa nazionale e la giurisprudenza. La Rivista quadrimestrale di Diritto dell’Ambiente - anno 2022 / numero 3 riporta: “Le norme della l. 168/2017 sono costituzionalmente ispirate ad una lettura più attenta degli articoli 2, 9, 42, secondo comma, e 43 della Carta fondamentale e riconoscono i domini collettivi, comunque denominati, come ordinamenti giuridici primari delle comunità originarie, con personalità giuridica di diritto privato ed autonomia statutaria, soggetti alla Costituzione, dotati di capacità di auto-normazione e di gestione del patrimonio naturale, economico e culturale, che fa capo alla base territoriale della proprietà collettiva, considerata come comproprietà inter-generazionale. Si tratta a tutti gli effetti dell’istituzionalizzazione di un vero e proprio tertium genus fra la proprietà privata e quella pubblica. Queste nuove regole generali valgono per tutte le proprietà collettive esistenti e devono essere rispettate dalle regioni nelle rispettive legislazioni”. La stessa Consulta ha d’altro canto ricondotto da tempo anche la disciplina degli usi civici alla tutela del paesaggio, dell’ambiente e dell’ecosistema, sottolineando come «la rilevanza del legame fra la gestione degli usi civici e il valore primario della tutela ambientale nel corso del tempo si sia progressivamente intensificata e sia attualmente percepita come fonte di competenze inderogabili al livello istituzionale centrale».

Il territorio interessato è pregiato sotto il profilo paesaggistico, ambientale e geologico. Il progetto è proposto da Alto Garda Golf s.r.l.. L’amministrazione di Nago-Torbole ha già approvato alcune delibere relativamente al progetto.

I lavori necessari per la sua realizzazione causerebbero un pesantissimo impatto sul territorio dell’Alto Garda. Servirebbero grandi scavi e demolizioni di massi erratici alti alcune decine di metri, movimenti di terreno imponenti per la realizzazione di terrazzamenti di diversi metri, il tutto in un’area che è soggetta a inderogabili vincoli per la presenza estesa e uniforme di testimonianze della Grande Guerra. Per il progetto del golf è stato richiesto il parere del Museo della Guerra di Rovereto PAT/RFP333-07/07/2023-0530351. Tale parere nelle considerazioni finali riporta: “La diffusione dei manufatti risalenti alla Prima guerra mondiale identificati nell’area, la tipologia costruttiva e il riscontro su cartografia coeva non lascia dubbio sulla considerazione che la porzione di territorio oggetto dell’intervento sia caratterizzata, nelle due aree individuate – che erano contraddistinte dal passaggio di trincee, postazioni e camminamenti di seconda linea – da un fitto tessuto lineare di vestigia della Prima guerra mondiale. La parte prevalente dei manufatti individuati si trova in discreto o buono stato di conservazione e potrebbe essere passibile di conservazione e valorizzazione mediante semplici interventi di pulizia e ripristino dei luoghi, in consonanza con le linee guida presentate con DM 4 ottobre 2002 - Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale (GU Serie Generale n.283 del 03.12.2002). L’eventuale intervento finalizzato alla realizzazione dell’impianto sportivo, se autorizzato, dovrà necessariamente tener conto di tali preesistenze, la cui fitta trama pone non poche difficoltà tecniche, sebbene i manufatti individuati replichino le consuete logiche lineari di andamento di trincee, postazioni e camminamenti. … Rimane inteso che il censimento condotto dai tecnici della Soprintendenza ha preso in esame aree prioritarie di intervento, come concordato con i Conservatori e la Direzione dello scrivente Museo, basandosi su considerazioni oggettive e riscontro cartografico. Non è pertanto da escludersi che manufatti secondari o in precario stato di conservazione possano emergere in caso di avvio dei lavori; il ritrovamento durante eventuali lavori di ulteriori vestigia potrebbe pertanto comportare la sospensione dei lavori ai fini della acquisizione del parere della competente Sovraintendenza.” Considerazioni che appaiono esaurienti e che lasciano poco spazio ad un progetto che richiederebbe grandi lavori di movimentazione e trasformazione del territorio considerato con un impatto distruttivo delle vestigia militari che sono soggette ad assoluta ed inderogabile tutela normativa.

Si tratta di un’opera che richiederebbe un investimento ingente, si è ipotizzato un costo di circa 9 milioni di euro con ricadute ambientali, economiche, sociali sia per l’implementazione che per i successivi costi di esercizio. Tutto il progetto sembra sottostimare e sottovalutare le ricadute che ci saranno. Il monte Baldo è considerato il "Giardino Botanico d'Europa” per la sua folta e composita flora, tanto da meritarsi la candidatura a Patrimonio Unesco. Ad una mia interrogazione sull’argomento, presentata nel febbraio 2022, non è mai stata data risposta.

Tutto ciò premesso

interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

– se sia in previsione l’adeguamento degli strumenti urbanistici provinciali per l’ eventuale realizzazione del campo da golf;

– se non ritenga incompatibile con l’obbligo di preservazione dei beni collettivi ‘usi civici’, che in questo caso sarebbero oggetto di un intervento irreversibile per lavori e modifiche che non possono essere considerate temporanee (considerando anche la funzione della destinazione a tutela dell’ambiente e del paesaggio prevista dalla legge) la concessione di terreni di proprietà di un organismo giuridico primario da parte dell’amministratore protempore (il comune) ad imprenditori privati;

– se non ritenga incompatibile il progetto proposto con il parere del Museo della Guerra di Rovereto PAT/RFP333-07/07/2023-0530351;

– se non ritenga incompatibile il progetto proposto con le peculiari caratteristiche geomorfologiche dell’area interessata, area oggetto di studio da parte di equipe di studiosi internazionali come pubblicato anche su Geosciences 2021, 11, 404. https://doi.org/10.3390/geosciences11100404;

– se, per quanto riguarda l’impatto sul paesaggio, la flora e la fauna, non ritenga che lo stravolgimento di questo territorio per la costruzione di un campo da golf, sia in palese contrasto con la candidatura del monte Baldo a Patrimonio Unesco. Questo, sia per le caratteristiche paesaggistiche, ambientali e storiche su cui fa perno tale candidatura, sia in considerazione di quanto riportato nei documenti e negli allegati alla candidatura che mettono in forte rilievo il grande valore naturalistico di queste aree poste al confine tra la campagna e i primi pendii del Baldo. Infatti, la zona dove è previsto il campo da golf risulta essere inclusa nel settore di maggior rilievo per l’elevata presenza di endemismi e specie incluse nella lista rossa presenti sul versante nord del Monte Baldo;

– in quale modo verrebbe reperita l’acqua occorrente – in gran quantità – per il mantenimento del verde, considerato anche che questa zona del Monte Altissimo la risorsa idrica è molto scarsa;

– a quanto ammonterebbe - in termini assoluti e percentuali - il contributo della Provincia nel caso di sostegno alla costruzione di un campo di golf da 18 buche.

 

      Lucia Coppola

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